La vendemmia è senza ombra di dubbio il momento più atteso dell’anno per qualunque enologo e produttore di vino.
È per l’appunto una fase cruciale e incidente per tutto il processo di vinificazione. Richiede pertanto molto conoscenza tecnica e ovviamente le condizioni climatiche e ambientali più favorevoli per la maturazione fenolica ottimale dei grappoli d’uva.
COME PROCEDE LA VENDEMMIA 2022?
L’Osservatorio di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini hanno analizzato accuratamente l’andamento della vendemmia corrente e hanno previsto risultati positivi e molto soddisfacenti sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. (clicca qui per leggere il comunicato stampa ufficiale).
Secondo le prime stime la siccità e il caldo record di quest’estate sembrerebbero non aver compromesso la qualità dei vigneti italiani, i quali hanno prodotto uve sane con un quantitativo pari alle vendemmie degli anni precedenti.
Il 2022 è stato purtroppo l’anno più siccitoso dal 1800 ad oggi, ma nonostante ciò, le viti si sono rilevate molto resilienti e forti.
Secondo i dati presentati al Mipaaf, infatti, si stima una produzione di uva intorno ai 65 milioni di quintali, che trasformati daranno circa 50,27 milioni di ettolitri di vino, un quantitativo in linea con la produttività del 2021.
Con questi risultati ben promettenti, l’Italia si conferma ancora una volta il primo paese produttore di vino al mondo.
PRONTI PER LA VINIFICAZIONE?
Secondo le prime valutazioni, le uve promettono quindi un buon vino, ma rimangono cruciali per raggiunge un’ottima qualità del prodotto finale le lavorazioni posteriori in cantina.
A garantire la tenuta del vino, infatti, saranno fondamentali le lavorazioni sui mosti, sulle fecce e successivamente sul vino fermentato. Dai uno sguardo alle nostre proposte per un’impeccabile filtrazione del vino.